Sviluppo sostenibile. impianti alimentati da fonti rinnovabili e qualifica di pubblica utilità indifferibilità e urgenza
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TAR Puglia (BA) n. 672 del 14 maggio 2020
Sviluppo sostenibile. impianti alimentati da fonti rinnovabili e qualifica di pubblica utilità indifferibilità e urgenza
L’art. 12, comma 1, d.lgs. n. 387 del 2003 qualifica ‘di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti’ le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti alimentati da fonti rinnovabili ma solo se autorizzate ai sensi del comma 3, ossia solo ove il richiedente abbia ottenuto l’autorizzazione unica. La qualificazione di pubblica utilità è un effetto dell’acquisizione dell’autorizzazione unica, successivo ad essa e non antecedente. Del resto, ove per assurdo diversamente si argomentasse, sarebbe possibile realizzare qualsivoglia impianto, in qualsiasi luogo, per la semplice circostanza che tali impianti sarebbero sempre e comunque di pubblica utilità, oltre ad essere indifferibili ed urgenti; una siffatta logica argomentativa è in evidente contrasto con le esigenze di tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico, così come tutelate dalla Costituzione e dalla ampia normativa di rango primario e secondario dettata in materia.
Caccia e animali.TRAFFIC Bulletin Volume 32, No. 1 (April 2020)
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TRAFFIC Bulletin Volume 32, No. 1 (April 2020)
The TRAFFIC Bulletin is a publication of TRAFFIC, a leading non-governmental organisation working globally on the trade in wild animals and plants in the context of both biodiversity conservation and sustainable development.
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Beni Ambientali.Piani paesaggistici e legge regionale sul piano casa
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Cass. Sez. III n. 14242 del 11 maggio 2020 (UP 10 gen 2020)
Pres. Izzo Est. Andronio Ric. La Greca
Beni Ambientali.Piani paesaggistici e legge regionale sul piano casa
I piani paesaggistici e quelli ad essi assimilabili secondo la previsione di cui all’art. 135, comma 1, del d.lgs. n. 42 del 2004, non possono subire deroghe da parte della legge regionale sul piano-casa, che regolamenta gli interventi assentiti in via eccezionale, e può consentire la deroga alla sola disciplina urbanistica
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Urbanistica.Fascia di rispetto cimiteriale
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TAR Sicilia (PA) Sez. II n. 981 del 14 maggio 2020
Urbanistica.Fascia di rispetto cimiteriale
Se è vero che l'art. 338 co. 1 del regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1265 riserva alla sola competenza del consiglio comunale il potere di ridurre la fascia di rispetto, ciò non significa che le previsioni di P.R.G. relative alla fascia di rispetto cimiteriale abbiano una natura diversa dalle altre e, in particolare, che possano essere modificate con un procedimento (la mera delibera di consiglio comunale) diverso, e più semplice, di quello previsto per le varianti al P.R.G. Le delibere in questione, per poter produrre l’effetto di ridurre la fascia di rispetto cimiteriale, devono essere seguite dall’atto di approvazione da parte dell’autorità regionale. Né può attribuirsi alcun rilievo all’affidamento nella modifica della destinazione urbanistica maturato in ragione della pendenza dell’iter procedimentale volto all’approvazione della variante.
Danno ambientale.Danno alla salute da inceneritore e competenza del giudice ordinario
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Cass. Civ. Sez. Un. n. 8092 del 23 aprile 2020 (Ud. 8 ott 2019)
Pres. Petitti Est. Bisogni Ric. S Energia spa
Danno ambientale.Danno alla salute da inceneritore e competenza del giudice ordinario
In materia di danno ambientale, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 310 del d.lgs. n. 152 del 2006, le controversie derivanti dall'impugnazione, da parte dei soggetti titolari di un interesse alla tutela ambientale di cui al precedente art. 309, dei provvedimenti amministrativi adottati dal Ministero dell'ambiente per la precauzione, la prevenzione e il ripristino ambientale, restando invece ferma la giurisdizione del giudice ordinario in ordine alle cause risarcitorie o inibitorie promosse da soggetti ai quali il fatto produttivo di danno ambientale abbia cagionato un pregiudizio alla salute o alla proprietà, secondo quanto previsto dall'art. 313, comma 7, dello stesso decreto legislativo. L'eventualità che l'attività nociva sia svolta in conformità a provvedimenti autorizzativi della P.A. non incide sul riparto di giurisdizione (atteso che ai predetti provvedimenti non può riconoscersi l'effetto di affievolire diritti fondamentali dei terzi) ma esclusivamente sui poteri del giudice ordinario, il quale, nell'ipotesi in cui l'attività lesiva derivi da un comportamento materiale non conforme ai provvedimenti amministrativi che ne rendono possibile l'esercizio, provvederà a sanzionare, inibendola o riportandola a conformità, l'attività rivelatasi nociva perché non conforme alla regolazione amministrativa, mentre, nell'ipotesi in cui risulti tale conformità, dovrà disapplicare la predetta regolazione ed imporre la cessazione o l'adeguamento dell'attività in modo da eliminarne le conseguenze dannose
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Caccia e animali.Danni da fauna selvatica
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Cass. civ. Sez. III n. 7969 del 20 aprile 2020 (ud. 10 gen 2020)
Pres. Amendola Est.Tatangelo Ric. Regione Abruzzo
Caccia e animali.Danni da fauna selvatica
Nell'azione di risarcimento del danno cagionato da animali selvatici a norma dell'art. 2052 c.c. la legittimazione passiva spetta in via esclusiva alla Regione, in quanto titolare della competenza normativa in materia di patrimonio faunistico, nonché delle funzioni amministrative di programmazione, di coordinamento e di controllo delle attività di tutela e gestione della fauna selvatica, anche se eventualmente svolte - per delega o in base a poteri di cui sono direttamente titolari - da altri enti; la Regione può rivalersi (anche mediante chiamata in causa nello stesso giudizio promosso dal danneggiato) nei confronti degli enti ai quali sarebbe in concreto spettata, nell'esercizio di funzioni proprie o delegate, l'adozione delle misure che avrebbero dovuto impedire il danno. (segnalazione Avv. M. Balletta)
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 21 aprile 2020
- Sviluppo sostenibile.Prescrizioni relative alle distanze minime degli aerogeneratori dalle abitazioni e dalle strade
- Urbanistica. Reato di cui all'art. 95 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380
- Urbanistica.Opere dei privati su aree demaniali
- Rifiuti.Schemi di decreti legislativi su rifiuti e discariche: primi appunti
- Urbanistica.Manufatti leggeri o prefabbricati
- Rifiuti.TARSU
- Rumore.Responsabilità gestore di un pubblico esercizio
- Urbanistica.Acquisizione al patrimonio comunale dei fabbricati abusivi secondo l’art. 31 del T.U. edilizia n. 380 /2001
- Ambiente in genere.Industrie insalubri
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