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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Ambiente in genere.Relazione di riferimento

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 18 Ottobre 2019
Visite: 2312

TAR Puglia (BA) Sez. II n. 1265 del 4 ottobre 2019
Ambiente in genere.Relazione di riferimento

L’istituto giuridico della relazione di riferimento è stato introdotto dal decreto legislativo 46 del 2014, che ha recepito nell’ordinamento italiano la direttiva europea 2010/75, denominata direttiva IED, riferita alle emissioni industriali e alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. La direttiva europea, al 24º considerando, configura la relazione di riferimento come uno strumento pratico atto a consentire un raffronto in termini quantitativi tra lo stato di un sito su cui insiste un’installazione e lo stato dello stesso al momento della cessazione definitiva delle attività, al fine di accertare se si è verificato un aumento significativo dell’inquinamento del suolo o delle acque sotterranee; pertanto, la relazione di riferimento dovrebbe contenere informazioni che si avvalgono dei dati esistenti sulle misurazioni effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee; al 25º considerando la direttiva collega l’obbligo di ripristino del sito allo stato descritto nella relazione di riferimento al principio “chi inquina paga”. In applicazione dei suddetti principi, la direttiva europea definisce all’articolo 22, comma 2, la relazione di riferimento come il documento contenente le informazioni sullo stato di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee da parte di sostanze pericolose pertinenti. In sostanza, nell’ottica della direttiva europea, la relazione di riferimento dovrebbe consentire un raffronto tra lo stato di contaminazione iniziale del sito e quello risultante al momento della cessazione definitiva dell’attività industriale, al fine dell’eventuale adozione di misure ripristinatorie nel caso di peggioramento della contaminazione

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Caccia e animali. Danno e legittimazione associazioni

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 17 Ottobre 2019
Visite: 2128

Cass. Sez. III n. 38596 del 18 settembre 2019 (UP 18 apr 2019)
Pres. Di Nicola Est. Zunica Ric. Figliomeni
Caccia e animali. Danno e legittimazione associazioni

In tema di reati commessi ai danni di animali, l’art. 7 della legge 20 luglio 2004, n. 189 (“diritti e facoltà degli enti e delle associazioni”), nell’attribuire ope legis alle associazioni e agli enti individuati con decreto del Ministro della Salute 2 novembre 2006 per l’affidamento degli animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca la finalità di tutela degli interessi lesi dai reati previsti dalla stessa legge, non esclude la legittimazione a costituirsi parte civile di associazioni diverse, anche non riconosciute, che perseguano la stessa finalità e che deducano di aver subito un danno diretto dal reato.

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Beni Ambientali.Potere di intervento dell’Ente Parco

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 17 Ottobre 2019
Visite: 2744

TAR Lazio (RM) Sez. II-quater n.11524 del 3 ottobre 2019
Beni Ambientali.Potere di intervento dell’Ente Parco

La ratio della disposizione di cui all’art. 13, comma 1, l. n. 394 del 1991, che richiede il preventivo nulla osta dell’Ente parco in via generale per ogni ipotesi di concessione o autorizzazione — nonché delle leggi regionali che rechino disposizioni del medesimo tenore e prevedano la sospensione delle attività e la riduzione in pristino, con provvedimento dell’ente di gestione, per le ipotesi di esercizio di attività difformi dal piano, dal regolamento e dal nulla osta — è quella di radicare un generale potere di intervento dell’Ente parco a presidio del vincolo alla cui tutela è preposto, in ragione dei valori specifici in esso compendiati, da salvaguardare altresì, ma non soltanto, nell’ambito del procedimento per il condono edilizio attivato in relazione al diverso parametro della normativa in materia edilizia e urbanistica; di tal ché deve considerarsi legittima l’ordinanza di riduzione in pristino adottata dall’Ente parco in seguito alla constatazione di una violazione urbanistico-ambientale

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Urbanistica.Oneri del direttore dei lavori

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 16 Ottobre 2019
Visite: 2486

Cass. Sez. III n. 38479 del 17 settembre 2019 (UP 13 giu 2019)
Pres. Ramacci Est. Reynaud Ric. Candido ed altri
Urbanistica.Oneri del direttore dei lavori

Certamente negligente è la condotta del direttore dei lavori che si disinteressi del cantiere ove riveste tale formale qualità: in tema di reati edilizi, l'assenza dal cantiere non esclude la penale responsabilità per gli abusi commessi dal direttore dei lavori, sul quale ricade l'onere di vigilare sulla regolare esecuzione delle opere edilizie ed il dovere di contestare le irregolarità riscontrate, se del caso rinunziando all'incarico

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Beni Ambientali.Legittimazione ad agire in giudizio di associazione ambientalista

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 16 Ottobre 2019
Visite: 2794

TAR Sicilia (PA) Sez.I n. 2233 del 23 settembre 2019
Beni Ambientali.Legittimazione ad agire in giudizio di associazione ambientalista

Sulla legittimazione di una associazione ambientalista ad agire in giudizio non solo per la tutela degli interessi ambientali “in senso stretto” ma anche per quelli ambientali “in senso lato”, comprendenti, cioè, la conservazione e valorizzazione dell'ambiente in senso ampio, del paesaggio urbano, rurale, naturale nonché dei monumenti e dei centri storici, intesi tutti quali beni e valori idonei a caratterizzare in modo originale, peculiare ed irripetibile un certo ambito geografico territoriale rispetto ad altri

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Beni Ambientali.Qualificazione giuridica di bosco

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 15 Ottobre 2019
Visite: 3448

Cass. Sez. III n. 38471 del 17 settembre 2019 (UP 30 mag 2019)
Pres. Sarno Est. Reynaud Ric. Stroppa
Beni Ambientali.Qualificazione giuridica di bosco

Dopo l'entrata in vigore del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 227, deve qualificarsi come bosco - meritevole di protezione ai sensi dell'art. 181 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - ogni terreno coperto da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva, da castagneti, sughereti o da macchia mediterranea, purché aventi un'estensione non inferiore a mq. duemila, con larghezza media non inferiore a metri venti e copertura non inferiore al 20 per cento. Le leggi regionali possono dettare una diversa disciplina ai fini dell'individuazione delle zone assoggettate a vincolo paesaggistico e classificate "bosco" e, ai fini penali, tale nozione deve intendersi in senso normativo e non naturalistico, in quanto finalizzata ad evitare deturpamenti "a macchia" di aree boschive. La disposizione normativa prende in considerazione le caratteristiche di tutte le aree omogenee limitrofe a quelle interessate dalla opere, e non solo queste ultime, giacché in tal caso si potrebbero realizzare senza autorizzazione interventi di modifica di territori aventi estensione inferiore ai 2000 metri quadrati, ancorché limitrofi a più ampie aree omogenee ed aventi copertura boschiva, ciò che la normativa citata ha appunto voluto vietare.

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  • Rifiuti.Materiali alla rinfusa sul terreno
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 18 giugno 2019, n. 108
  • Rifiuti.Quando, con un emendamento, un rifiuto scompare in una regione e resta rifiuto in un’altra. e’ l’economia circolare, bellezza
  • Urbanistica.Difformità rilevanti ai fini sanzionatori
  • Polizia Giudiziaria.L'attività di ARPA Lombardia sul fronte delle indagini di polizia giudiziaria
  • Caccia e animali. Divieto di sparare a distanza inferiore ai centocinquanta metri in direzione di fabbricati destinati ad abitazione
  • Aria.Reato di getto pericoloso di cose
  • Urbanistica.Permesso di costruire annullato o revocato e giudizio cautelare
  • Urbanistica.Condono edilizio e ordinanza di demolizione
  • Urbanistica.Ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo

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