Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Lombradia (M) Sez. II n. 1949 del 5 settembre 2019
Urbanistica.Monetizzazione di standard
In merito alle somme dovute a titolo di c.d. monetizzazione di standard, nonostante la diversa natura di tale pretesa rispetto a quella concernente il contributo di costruzione, deve ritenersi che, in relazione a tale diritto di credito, la fonte dell’obbligazione, nel caso di autoliquidazione, sia costituita dal provvedimento assentivo dell’intervento, sia esso un atto espresso del Comune o un atto privato quale una DIA o SCIA rispetto al quale l’Amministrazione non esercita alcun potere inibitorio, o dal provvedimento che accetti la sostituzione successiva della realizzazione degli standard con il pagamento di una somma di denaro, oppure dalla convenzione di piano attuativo che preveda, in alternativa totale o parziale della cessione delle aree, che all'atto della stipulazione i soggetti obbligati corrispondano al comune una somma commisurata all'utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione. Il credito relativo alla c.d. monetizzazione di standard sia soggetto al termine di prescrizione decennale dal rilascio del titolo.
Consiglio di Stato Sez. II n. 5999 del 30 agosto 2019
Urbanistica.Parcheggi pertinenziali
Nel caso di costruzione da parte del vicino, la conoscenza di una situazione potenzialmente lesiva non obbliga il titolare dell'interesse legittimo oppositivo ad attivarsi immediatamente in sede giurisdizionale, ma il termine decadenziale per l’impugnazione decorre solo o dalla piena conoscenza del contenuto specifico della concessione o del progetto edilizio e dell’entità delle violazioni urbanistiche ovvero dal completamento, quanto meno strutturale, dell’opera stessa . Ai sensi dell’articolo 9 delle legge n. 122 del 1989 ( legge Tognoli) i parcheggi pertinenziali possono essere realizzati soltanto dai proprietari degli immobili principali e non anche dai titolari di diritto di godimento derivante da contratto di locazione o da contratto di comodat (segnalazione e massima Avv. I. Pagano)
Cass. Sez. III n. 36444 del 27 agosto 2019 (UP 28 mag 2019)
Pres. Izzo Est. Ramacci Ric. Alessandroni
Aria.Getto pericoloso
Il reato di cui all’art. 674 cod. pen. è configurabile sia in forma omissiva che in forma commissiva mediante omissione (cosiddetto reato omissivo improprio) ogniqualvolta il pericolo concreto per la pubblica incolumità derivi anche dalla omissione, dolosa o colposa, del soggetto che aveva l'obbligo giuridico di evitarlo e, quanto all’elemento soggettivo, non hanno rilevanza alcuna i motivi ed il fine perseguiti dall’autore del reato, essendo solo necessario che la condotta sia attribuibile all'agente quanto meno sotto il profilo del comportamento colposo
Consiglio di Stato Sez. IV n. 5972 del 29 agosto 2019
Urbanistica.Necessità di sottoporre a VIA le estensioni o modifiche di progetto
Le modifiche o estensioni di progetti inizialmente sottoposti alla valutazione di impatto ambientale devono essere soggette a V.I.A. solamente qualora, in base alla normativa vigente in quel momento, sarebbe necessaria la valutazione di impatto ambientale se il progetto, così come modificato od esteso, fosse stato presentato ex novo
Cass. Civile Sez. Tribut. n. 19334 del 18 luglio 2019 (Ud 5 giu 2019)
Pres. Chindemi Est. Stalla Ric. Eurowind
Sviluppo sostenibile.Sulla determinazione del valore di un parco eolico ai fini Ici
Ciò che rileva, ai fini della determinazione del valore degli immobili non accatastati in questione (fabbricati o impianti), è la valutazione desumibile dalle scritture contabili con i correttivi (lordo ammortamento e coefficienti di adeguamento annuale) prescritti dalla legge (segnalazione e masima Avv. M. BALLETTA)
Cass. Sez. III n. 36405 del 26 agosto 2019 (UP 18 apr 2019)
Pres. Di Nicola Est. Andronio Ric. PM in proc. Rossello
Ambiente in genere. Procedura estintiva delle contravvenzioni in materia ambientale
La procedura estintiva delle contravvenzioni in materia ambientale prevista dagli artt. 318 bis e ss del d.lgs. n. 152 del 2006 è applicabile anche nel caso in cui, previo accertamento dell’assenza di danno o pericolo concreto di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette, l’autorità amministrativa di vigilanza competente non abbia impartito prescrizioni per regolarizzare la situazione di fatto che integra la contravvenzione accertata; l’art. 15, comma 3, del d.lgs. n. 124 del 2004, si riferisce sia alle ipotesi in cui la fattispecie è a condotta esaurita, sia alle ipotesi in cui il trasgressore abbia autonomamente provveduto, precedentemente all’emanazione della prescrizione, all’adempimento degli obblighi di legge sanzionati.
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