Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Liguria (GE) Sez. I n. 956 del 10 dicembre 2018
Urbanistica.Esenzione dal pagamento del contributo di costruzione
L’art. 17, comma 3, lettera c), del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nella parte di specifico interesse, stabilisce che “il contributo di costruzione non è dovuto: per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti”. La ratio di tale previsione si identifica chiaramente con l’agevolazione degli interventi preordinati al soddisfacimento di esigenze della collettività, onde evitare che siano imposti oneri concessori al soggetto che interviene per l’attuazione del pubblico interesse. Per integrare la fattispecie normativa, peraltro, si rende necessario il concorso di due requisiti: uno di carattere oggettivo e l’altro di carattere soggettivo. Non è sufficiente, cioè, che l’intervento riguardi opere pubbliche o di interesse generale (requisito oggettivo), ma si richiede anche che le opere siano realizzate da un “ente istituzionalmente competente” (requisito soggettivo).Sotto quest’ultimo profilo, condivisa giurisprudenza ha chiarito che la nozione di “enti istituzionalmente competenti” non comprende solo i soggetti pubblici, ma anche i soggetti privati, purché l’opera sia realizzata per conto di un ente pubblico
Corte EDU I Sezione
AFFAIRE CORDELLA ET AUTRES c. ITALIE
Cass. Sez. III n. 4 del 2 gennaio 2019 (Ud 13 nov 2018)
Pres. Andreazza Est. Scarcella Ric. Lauro
Caccia e animali.Detenzione incompatibile
In tema di reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, previsto dall'art. 727, comma secondo, cod. pen., la grave sofferenza dell'animale, elemento oggettivo della fattispecie, deve essere desunta dalle modalità della custodia che devono essere inconciliabili con la condizione propria dell'animale in situazione di benessere
Cass. Sez. III n. 58316 del 27 dicembre 2018 (Ud 25 ott 2018)
Pres. Ramacci Est. Reynaud Ric. D’Arrigo
Urbanistica.Disciplina antisismica e opere soggette
In tema di prevenzione del rischio sismico, il reato previsto dall'art. 95 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 è applicabile a qualsiasi opera, eseguita in assenza della prescritta autorizzazione antisismica, in grado di esporre a pericolo la pubblica incolumità, senza che le Regioni possano adottare in via amministrativa deroghe per particolari categorie di interventi
Gli effetti del silenzio assenso e tutela dell’art. 9 Cost, i limiti della discrezionalità del legislatore
di Alessando DI BLASI
Cass. Sez. III n. 58313 del 27 dicembre 2018 (Ud 25 ott 2018)
Pres. Ramacci Est. Reynaud Ric. Rocco
Urbanistica.Antisismica e citazione dirigente ufficio tecnico regionale
L’obbligo previsto dall’art. 98, comma 2, d.P.R. 380 del 2001, di citare per il dibattimento il dirigente del competente ufficio tecnico regionale, ai fini della sua escussione nei procedimenti relativi ai reati concernenti le costruzioni nelle zone sismiche, deve ritenersi subordinato alla valutazione circa la rilevanza della sua deposizione in ordine all’accertamento delle contravvenzioni o all’esercizio del potere-dovere di adottare le particolari statuizioni previste dal terzo comma della disposizione nel caso di violazioni di carattere sostanziale. In ogni caso, la sua omissione non genera nullità e non integra, per ciò solo, gli estremi della mancata assunzione di una prova decisiva deducibile con il ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 606, comma 1, lett. d), cod. proc. pen.
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