Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 11166 del 18 marzo 2024 (UP 15 nov 2023)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Giuliani
Ecodelitti.Impedimento del controllo
Il delitto di impedimento del controllo è reato di danno delle funzioni di controllo e vigilanza, siccome impedite o compromesse nei loro risultati finali, nonché di pericolo indiretto rispetto al bene finale ambiente, tutelato assieme alla immediata protezione delle funzioni amministrative strumentali alla sua difesa. Funzioni che per tale strumentalità non possono che essere intese come omnicomprensive di ogni forma di vigilanza e controllo a prescindere dall’organo in concreto coinvolto, così da potersi comprendere non solo autorità specializzate nella tutela dell’ambiente ma anche organismi più genericamente investiti di funzioni di polizia giudiziaria, seppur nello specifico interessati a verifiche di rilievo ambientale.
Consiglio di Stato Sez. VII n. 2017 del 1 marzo 2024
Urbanistica.Condono edilizio e modifiche del manufatto successive alla domanda
Il Comune, in sede di valutazione della domanda di condono, è vincolato a considerare esclusivamente la consistenza del manufatto esistente alla data stabilita dal legislatore tra i presupposti della sanabilità dell’intervento abusivo. La ratio dell’istituto del condono edilizio si rivolge a condizioni di fatto già esistenti, con opere già eseguite, e pertanto qualunque modificazione nelle more intervenuta non può che determinare la conclusione del procedimento avviato nel senso della sua archiviazione o dell’emissione di un provvedimento di diniego, ferma restando la possibilità di instaurare un nuovo procedimento, ove ne ricorrano le condizioni normative, fondato sulla nuova realtà di fatto.
Cass. Sez. III n. 11167 del 18 marzo 2024 (UP 14 dic 2023)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric. Parenti
Rifiuti.Individuazione del responsabile della illecita gestione
Il divieto di utilizzare in sede dibattimentale le dichiarazioni spontanee della persona sottoposta ad indagine non concerne il caso in cui sussistano fatti storicamente rilevanti, condotte oggettivamente descrivibili - tenute dall'indagato alla presenza di agenti di polizia giudiziaria - le quali ben possono essere descritte dagli operanti in sede dibattimentale con conseguente utilizzazione in detta sede del risultato di tali indagini (fattispecie in cui una persona si era spontaneamente presentata e qualificata alla polizia giudiziaria come gestore della società ed aveva per tale ragione presenziato al sopralluogo)
Consiglio di Stato Sez. VI n. 2051 del 1 marzo 2024
Beni culturali.Imposizione da parte del comune di regole costruttive e standard stilistici ed estetici su immobili non vincolati
Il Comune può conformare l’attività edilizia privata ai fini di sicurezza e salubrità dell’abitato, di decoro del contesto urbano e di tutela ambientale e paesaggistica, e quindi può certamente imporre, anche per immobili non sottoposti a specifico vincolo storico culturale, non solo regole costruttive ma anche standard stilistici ed estetici secondo modelli tradizionali volti a confermare l’identità del contesto urbano, ma non può sovrapporvi immotivate interpretazioni estetiche soggettive avulse dal contesto di riferimento né ostacolare (in mancanza di uno specifico vincolo in tal senso) la naturale evoluzione tecnico-scientifica dei materiali e delle lavorazioni.
Cass. Sez. III n. 11400 del 19 marzo 2024 (CC 14 dic 2023)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric. Tribunale Treviso
Ecodelitti.Consumazione del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti
Ai fini della consumazione del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti è necessario aver riguardo al momento e al luogo nel quale si verificano tutti gli elementi tipici del reato. Potrebbe dunque accadere che venga posta in essere una o più delle condotte tipiche che abbiano ad oggetto ingenti quantitativi di rifiuti ma senza l’allestimento di mezzi e attività continuative; così come potrebbe accadere che venga posta in essere una delle condotte tipiche con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate ma in relazione a limitate quantità di rifiuti. Deve essere ulteriormente precisato che il requisito della quantità ingente di rifiuti gestiti non sempre si realizza con una sola condotta sicché quando tale requisito viene integrato solo a seguito della reiterazione delle condotte, quelle precedenti assumono la diversa qualificazione imposta dall’art. 452-quaterdecies cod. pen. sempre che siano poste in essere sin da subito attraverso l’allestimento di mezzi e attività continuative.
I beni culturali, il patrimonio immateriale ed i vincoli di destinazione d’uso (nota a Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 luglio 2023, n. 6752)
di Michele Ricciardo CALDERARO
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