Lexambiente
LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
  • Home
  • Materie
    • Acque
    • Alimenti
    • Ambiente in genere
    • Aria
    • Beni Ambientali
    • Beni Culturali
    • Caccia e Animali
    • Danno Ambientale
    • Ecodelitti
    • Elettrosmog
    • Modificazioni Genetiche
    • Nucleare
    • Polizia Giudiziaria
    • Protezione Civile
    • Rifiuti
    • Rumore
    • Sostanze Pericolose
    • Sviluppo Sostenibile
    • Tutela Consumatori
    • Urbanistica
  • Forum
  • Cerca
  • Info

Telegram

Puoi seguire Lexambiente anche su Telegram cliccando QUI

Nelle pagine interne...

  • Beni Ambientali. Giurisdizione del giudice amministrativo
  • Osservatorio giurisprudenza
  • Urbanistica.Oneri di urbanizzazione ed esenzione ex art. 16, comma 1 d.P.R. n. 380/2001
  • Urbanistica. Falso e abuso di ufficio
  • Rifiuti.Intersezioni coerenze intrecci tra i diversi regolamenti comunali relativi ai rifiuti urbani: cenni
  • Urbanistica. Sgombero degli immobili sequestrati per fine di confisca
  • Urbanistica.Le pressoché inutili innovazioni all’art. 94 bis del d.p.r. 380/2001 apportate dalla legge 156/2019
  • Beni Ambientali.Perimetro area vincolata, nel contrasto tra parte normativa e planimetria prevale la prima
  • Urbanistica.Natura permanente illecito amministrativo
  • Rifiuti. Bonifica siti contaminati (archivio 1998 - 2002)
  • Ambiente in genere.Inquinamento visivo - i regolamenti comunali di pubblicita’
  • Danno ambientale.Danno alla salute da inceneritore e competenza del giudice ordinario
  • Urbanistica.Sentenza di patteggiamento e ordine di demolizione
  • Urbanistica.Limiti alla rilevanza della buona fede
  • Elettrosmog. Ripetitori telefonia e disciplina urbanistica
  • Rifiuti. Sottoprodotti
  • Rifiuti. Campionamento e analisi (garanzie difensive)
  • Urbanistica. Interventi minori esterni all’edificio coerenti con l'uso normale dell’immobile esclusi dall’acquisizione del permesso di costruire.
  • Urbanistica.Demolizione e fiscalizzazione abuso
  • Urbanistica.Ampliamento di edificio quale pertinenza

Richiesta sentenze e leggi

Se non hai trovato nella sezione "Cerca nel sito" un testo di legge o una sentenza scrivi a Lexambiente.
Lo riceverai gratuitamente via posta elettronica.
Quanto da te richiesto verrà poi inserito nell'archivio a disposizione di tutti gli utenti.

Leggi le istruzioni qui

Chi è online

Abbiamo 1152 ospiti online

Statistiche

  • Amministratore online 1
  • Articoli 18009
  • Visite agli articoli 112462322
  1. Sei qui:  
  2. Home
  3. Materie

Urbanistica.Elementi per individuare la natura precaria di un'opera edilizia

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 28 Agosto 2024
Visite: 1314

Consiglio di Stato Sez. VI n. 6076 del 9 luglio 2024
Urbanistica.Elementi per individuare la natura precaria di un'opera edilizia

In ordine ai requisiti che deve avere un'opera edilizia per essere considerata precaria, possono essere ipotizzati in astratto due criteri discretivi: 1) criterio strutturale, in virtù del quale è precario ciò che non è stabilmente infisso al suolo; 2) il criterio funzionale, in virtù del quale è precario ciò che è destinato a soddisfare un'esigenza temporanea. La giurisprudenza è concorde nel senso che per individuare la natura precaria di un'opera si debba seguire non il criterio strutturale, ma il criterio funzionale, per cui un'opera può anche non essere stabilmente infissa al suolo, ma se essa presenta la caratteristica di essere realizzata per soddisfare esigenze non temporanee, non può beneficiare del regime delle opere precarie. La precarietà dell'opera, che esonera dall'obbligo del possesso del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera e. 5, D.P.R. n. 380 del 2001, postula infatti un uso specifico e temporalmente delimitato del bene e non ammette che lo stesso possa essere finalizzato al soddisfacimento di esigenze (non eccezionali e contingenti, ma) permanenti nel tempo. Non possono, infatti, essere considerati manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati a un'utilizzazione perdurante nel tempo, di talché l'alterazione del territorio non può essere considerata temporanea, precaria o irrilevante 

Leggi tutto: Urbanistica.Elementi per individuare la natura precaria di un'opera edilizia

Urbanistica.Istanza di sanatoria e pregresso ordine demolitorio

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 27 Agosto 2024
Visite: 1437

Consiglio di Stato Sez. VI n. 5815 del 2 luglio 2024
Urbanistica.Istanza di sanatoria e pregresso ordine demolitorio

L'intervenuta presentazione della domanda di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del d.p.r n. 380 del 2001 non determina alcuna inefficacia sopravvenuta o invalidità di sorta dell'ingiunzione di demolizione, comportando che l'esecuzione della sanzione è da considerarsi solo temporaneamente sospesa, non restando, comunque, preclusa all'ente l'adozione di ulteriori determinazioni sanzionatorie in esito alla definizione del procedimento originato dalla presentazione di detta istanza

Leggi tutto: Urbanistica.Istanza di sanatoria e pregresso ordine demolitorio

Urbanistica. Necessità del titolo edilizio per l’opera precaria che alteri lo stato dei luoghi

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 26 Agosto 2024
Visite: 1395

Consiglio di Stato Sez. VI n. 5977 del 5 luglio 2024
Urbanistica. Necessità del titolo edilizio per l’opera precaria che alteri lo stato dei luoghi

E' necessario un titolo edilizio per la realizzazione di tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi nel suolo e pur semplicemente aderenti a questo, alterino lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante e non meramente occasionale, ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato 

Leggi tutto: Urbanistica. Necessità del titolo edilizio per l’opera precaria che alteri lo stato dei luoghi

Urbanistica.assenza di regolarità edilizia dell’immobile quale causa di decadenza dall’autorizzazione commerciale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 23 Agosto 2024
Visite: 2061

Consiglio di Stato Sez. VI n. 5616 del 25 giugno 2024
Urbanistica.assenza di regolarità edilizia dell’immobile quale causa di decadenza dall’autorizzazione commerciale

Tra i presupposti del legittimo svolgimento dell’attività commerciale va annoverata la regolarità edilizia dell’immobile in cui l’attività è esercitata, rispondendo ad un evidente principio di ragionevolezza escludere che possa essere utilizzato uno spazio, con la presenza dell’utenza, in contrasto con la disciplina urbanistico-edilizia. Il legittimo esercizio di un’attività commerciale, insomma, postula, sia in sede di rilascio del titolo abilitativo che per l’intera durata del suo svolgimento, l’inziale e perdurante regolarità, sotto il profilo urbanistico-edilizio, dei locali in cui l’attività è espletata, con conseguente potere-dovere dell’autorità amministrativa di inibire l’attività esercitata in locali rispetto ai quali siano stati adottati atti di accertamento e/o provvedimenti repressivi di abusi edilizi

Leggi tutto: Urbanistica.assenza di regolarità edilizia dell’immobile quale causa di decadenza...

Ambiente in genere.VIA e screening

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 22 Agosto 2024
Visite: 1260

TAR Lazio (RM) Sez. II-ter n. 13056 del 28 giugno 2024
Ambiente in genere.VIA e screening

La V.I.A. è configurata come procedura amministrativa di supporto per l’autorità competente finalizzata ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un’opera, il cui progetto è sottoposto ad approvazione o autorizzazione. In altri termini, trattasi di un procedimento di valutazione ex ante degli effetti prodotti sull’ambiente da determinati interventi progettuali, il cui obiettivo è proteggere la salute umana, migliorare la qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie, conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema, promuovere uno sviluppo economico sostenibile (cfr. art. 3, direttiva n. 85/337/CEE e successive modifiche apportate dalla direttiva n. 97/11/CE). Essa mira a stabilire, e conseguentemente governare in termini di soluzioni più idonee al perseguimento di ridetti obiettivi di salvaguardia, gli effetti sull’ambiente di determinate progettualità. Tali effetti, comunemente sussumibili nel concetto di “impatto ambientale”, si identificano nella alterazione “qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa” che viene a prodursi sull’ambiente, laddove quest’ultimo a sua volta è identificato in un ampio contenitore, costituito dal “sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell’attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonché di eventuali malfunzionamenti” (art. 5, comma 1, lett. b) e c), del d.lgs. n. 152/2006).Il c.d. screening, di cui al citato art. 19 D. lgs. 152/2006, a sua volta, ha ad oggetto l’”impatto”, ovvero la “alterazione” dell’ambiente latu sensu inteso: solo che esso svolge una funzione preliminare per così dire di “carotaggio”, nel senso che “sonda” la incidenza della progettualità sull’ambiente e sulla salute pubblica; l’Amministrazione, ove ravvisi una significatività della stessa in termini negativi, impone il passaggio alla fase successiva della relativa procedura di VIA (come è avvenuto nella fattispecie), altrimenti, consente di pretermetterla. Lo screening, dunque, data la sua complessità e l’autonomia riconosciutagli dallo stesso Codice ambientale, è esso stesso una procedura di valutazione di impatto ambientale, meno complessa della V.I.A., la cui previsione risponde a motivazioni comprensibilmente diverse. 

Leggi tutto: Ambiente in genere.VIA e screening

Urbanistica.Conferenza di servizi e variante allo strumento di pianificazione comunale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 21 Agosto 2024
Visite: 2117

TAR Lazio (LT) Sez. I n. 467 del 1 luglio 2024
Urbanistica.Conferenza di servizi e variante allo strumento di pianificazione comunale

L’esito della conferenza di servizi prevista nell’ambito del procedimento ex art. 208 d.lgs. n. 152/2006 non costituisce variante allo strumento di pianificazione comunale, atteso che se è vero che tramite il procedimento di cui alla disposizione citata può essere disposta una variante allo strumento urbanistico, al fine di adeguare le previsioni dello stesso al progetto proposto, è altrettanto vero che tale conseguenza presuppone il favorevole parere del Comune che, diversamente, verrebbe esautorato dall’esercizio dei poteri che nella materia de qua sono ad esso normativamente attribuiti. La conferenza di servizi è, infatti, uno strumento di semplificazione procedimentale (essendo disciplinata nell’ambito del Capo IV della legge 241/1990, dedicato per l’appunto alla «semplificazione dell’attività amministrativa»), ma non implica alcuna alterazione dell’ordine delle competenze, che devono pertanto essere pur sempre esercitate, sebbene con le peculiari modalità ivi stabilite, dagli enti titolari delle stesse. Deve, peraltro, essere ribadito che nell’ambito delle valutazioni di carattere urbanistico l’amministrazione gode di ampia discrezionalità, così che le stesse possono essere sindacate solo se affette da manifesta illogicità, arbitrarietà ed evidente travisamento dei fatti.

Leggi tutto: Urbanistica.Conferenza di servizi e variante allo strumento di pianificazione comunale

  • Il decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa-3
  • Urbanistica.Vincoli conformativi ed espropriativi
  • Urbanistica.Demolizione di container roulotte e piscina prive di titolo abilitativo
  • Urbanistica.Legittimità della notifica dell’ordinanza di demolizione a persona di famiglia
  • Il decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa-2
  • Il decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa-1
  • Beni Ambientali.Beni paesaggistici e necessità di decreto di vincolo
  • Urbanistica.Manufatto precario
  • Sviluppo sostenibile.Energia incentivata
  • Urbanistica.Demolizione opere abusive su suoli del demanio o del patrimonio dello Stato o di enti pubblici

Pagina 80 di 650

  • 75
  • 76
  • 77
  • 78
  • 79
  • 80
  • 81
  • 82
  • 83
  • 84

Newsletter di lexambiente.it

Per ricevere periodicamente notizia degli aggiornamenti del sito puoi iscriverti alla newsletter di Lexambiente che viene di regola inviata con cadenza settimanale.
E' una newsletter dinamica contenente gli ultimi articoli inseriti e viene inviata in formato HTML con link cliccabili che portano direttamente all'articolo selezionato.

ISCRIVITI

XVI edizione- 2025. Informazioni QUI

Ansa - Top News

  • Trump, 'annientati' i siti nucleari in Iran
  • 'Trump rinvia a martedì la partenza per il vertice Nato'
  • Prezzi del petrolio in salita del 4% in Asia
  • Missili dall'Iran, allarme in tutto il centro di Israele
  • Usa ai cittadini americani nel mondo, fate più attenzione
  • Kiev, 'massiccio' attacco russo con droni sulla capitale ucraina
  • Nyt, segni di possibili attacchi a basi Usa in Iraq, Siria
  • Idf, 20 caccia sull'Iran, colpiti siti militari e lanciamissili
  • Iran all'Onu, 'Usa hanno lanciato guerra con pretesti assurdi'
  • Media, 'raid Israele in Iran colpisce ambulanza, 3 morti'

European Union Forum of Judges for the Environment
 

European Network of Prosecutors for the Environment

 

 


Licenza Creative Commons
                                                           I documenti pubblicati sono utilizzabili per fini non commerciali o di lucro citando la fonte: www.lexambiente.it